Spaghetti con il nero di seppia
Questo particolarissimo primo piatto siciliano, gli spaghietti cu niuru ri siccia, è uno dei tanti esempi di furbizia delle nostre donne, che, dovendo rinunciare agli ingredienti costosi e di prima scelta, hanno creato dal nulla una vera opera d’arte!
Cu campa ri mmiria muori ri raggia (chi vive invidiando gli altri muore rodendosi il fegato): fu così che mentre i nobili si futtievano a pasta cu i sicci a facciazza ri mischinazzi ca unn’avianu mancu l’uocchi pi chianciri (mentre i nobili potevano permettersi di mangiare la pasta con le seppie alla faccia dei poveracci), le massaie, invece di rodersi il fegato, ebbero la geniale idea di usare le sacche delle seppie, ricche di prezioso e profumato inchiostro, per ricreare, senza le seppie, una gustosa ricetta per un primo piatto che profumasse di mare senza far rimpiangere la seppia stessa. Un trionfo di sapori dal colore nero assolutamente originale!
Piatto da condividere però con le persone a voi più care, con cui avete piena confidenza: la pasta col nero si mancia cu u bavagghiu (col bavaglino), gli schizzetti sono, per quanto siate abili con gli spaghetti, inevitabili, e le risate sono incontenibili… provate ad indovinare anche il “colore” di queste risate; diciamo che non è il piatto ideale per un primo appuntamento!
Ecco la ricetta degli spaghietti cu niuru ri siccia
Ingredienti: 400 g di spaghetti, 2 seppie di media grandezza, una cipolla piccola, 2 spicchi d’aglio, olio extravergine di oliva, mezzo litro di passata di pomodoro e/o estratto di pomodoro, un bicchiere di vino bianco, un ciuffetto di prezzemolo, sale e pepe.
Preparazione: lavate bene la seppia ed estraete con cura la sacca dell’inchiostro. Spellate la seppia e tagliatela a pezzetti eliminando le viscere, gli occhi ed il becco; meglio usare dei guanti in lattice per evitare di macchiarisi li manu.
Rosolate nell’olio l’aglio, aggiungete la cipolla e appena rosolata eliminate l’aglio e aggiungete la seppia, il sale, il pepe, e un po’ di prezzemolo tritato. Lasciate cuocere un pochino e quindi aggiungete il vino; appena sfumato aggiungete un cucchiaio di estratto e dopo qualche minuto la passata di pomodoro, regolate di sale e lasciare cuocere a fuoco basso per 15 minuti circa. Aggiungete il nero e mescolate con cura, lasciate ancora cuocere per 10 minuti circa a fuoco basso.
Cuocete gli spaghetti in un tegame con acqua salata e una volta pronti scolateli e fateli saltare con il sughetto nero. Serviteli con una bella spolverata di prezzemolo tritato, manciativilla senza liccarivi i baffi però!
Ricetta di Lidia Rappa
Foto: Lidia Rappa