Assorbire
Il vocabolo assuppari viene usato comunemente nel significato di assorbire. Ad esempio, se inavvertitamente rovesci il contenuto di una brocca per terra, subito corri a pigghiari un pagghiazzu (prendere uno straccio) e assuppari tutta l’acqua.
A volte però la parola assume il significato di inzuppare, come nel detto chiovi a assuppa viddanu (piove come quando la pioggia “inzuppa il contadino”), volendo descrivere una pioggerella abbastanza leggera da consentire al contadino di continuare a lavorare, sebbene lo faccia tornare a casa con gli abiti bagnati.
Ma l’uso più colorito è quello, metaforico, di sopportare. Infatti, quando si dice:”Sugnu stancu d’assuppari sempri!” (Sono stanco di sopportare sempre!), quell’assuppari (cioè il concetto di assorbire al posto di quello di sopportare) rende in maniera molto più profonda e accorata tutta la sofferenza e la ribellione di chi non ce la fa più a subire passivamente sulla sua pelle le angherie degli altri.
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