Appendere / Rovinare
“Appizzari” presenta due accezioni completamente diverse: appendere e rovinare.
Nel significato di appendere viene usato in espressioni quali “Appizza u quatru o muru” (Appendi il quadro alla parete) oppure “Appizza u vistitu ni l’armadiu” (Appendi l’abito nell’armadio).
Nel significato di rovinare viene usato in svariati contesti: “M’appizzai a sirata” (Mi sono rovinato la serata, detto quando qualcosa di storto ha guastato la festa); “S’appizzau a pasta o funnu” (la pasta al forno non è venuta bene per la cottura sbagliata); “S’appizzau no crisciri” (Si è guastato crescendo, riferito a una persona che da piccola era bella ma si è imbruttita crescendo).
Attenti, dunque, a non confondere i due significati, per non incorrere in spiacevoli equivoci: per esempio, andando a teatro, non rifiutate di consegnare il cappello alla guardarobiera che ve lo vuole appizzare. Di sicuro la poverina non ve lo vuole rovinare, anzi ve lo vuole appendere proprio perché non si sciupi!
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