Quannu i nuvuli vannu a mari

Quannu i nuvuli vannu a mari
pigghiati a truscia e vattinni a lavari

Quando le nuvole vanno a mare
piglia il fagotto e vai a lavare

Quannu i nuvuli vannu a mari - Cucina di Sicilia

Il proverbio evoca una scena del passato che nel terzo millennio è difficile anche solo immaginare: le donne che prima di andare a lavare la biancheria al ruscello o al lavatoio pubblico più vicino guardano il cielo per osservare la direzione delle nuvole.

Se si allontanano verso il mare è segno che non pioverà e al faticoso lavaggio seguirà una perfetta asciugatura al sole; se al contrario, vanno verso la montagna conviene restare a casa e rimandare.

Altri tempi! Oggi il proverbio si potrebbe aggiornare così: “Quannu i nuvuli vannu a mari linchi (riempi) a lavatrici e nesci (esci) cu l’amici”. Certamente un quadretto molto meno idilliaco; ma, vuoi mettere la comodità?

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