Amaro a chi non ha nessuno
Questa espressione nasce per esprimere la malinconia di chi, trovandosi in difficoltà, non ha nessuno a cui rivolgersi. La solitudine, si sa, è sempre penosa; ma è nel momento del bisogno che si avverte maggiormente tutta la sua “amarezza”.
I Siciliani, però, mostrando di sapere apprezzare la vita e i suoi doni, la usano più spesso al contrario: quando ricevono un provvidenziale aiuto da un parente o un amico, in segno di gratitudine gli dicono: “Amaru a cu non avi a nuddu!” che è come a dire, non solo mi hai fatto un favore; ma, cosa più importante, mi hai fatto capire che posso contare su di te. Molto più di un semplice grazie. Non vi pare?
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