Gridare la merce che si vende
L’azione di abbanniari è la forma di “pubblicità” usata dal venditore ambulante per attirare l’attenzione dei passanti e reclamizzare la sua merce.
Oggi persiste ancora nei mercati rionali o nelle pescherie, ma in passato era molto frequente udire per le strade cittadine vanniate di ogni tipo: piccoli capolavori di arguta semplicità intonati con una vera e propria melodia, certo più “raffinati” di molti dei moderni slogan pubblicitari che quotidianamente ci bersagliano con la loro banale volgarità.
In senso traslato, il vocabolo assume spesso il significato dispregiativo di gridare o insultare aggressivamente e sguaiatamente: – Non vanniari, ca non semu a fera! (Non gridare, che non siamo al mercato!) – Mi vanniau di mala manera! (Mi ha verbalmente aggredito in modo veramente pesante!).
Ma l’espressione che preferisco è il proverbio “U vinnituri ‘n mezzu a via zoccu havi abbannia” (Il venditore in mezzo alla strada fa sapere quello che ha), che ci suggerisce di fare attenzione a non esagerare nell’insultare gli altri, affinché quegli “epiteti” che tanto velenosamente attribuiamo agli altri non finiscano per rivelare chi siamo noi.
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