“Non ti ricordi che gente contenta c’era nelle belle città che abbiamo girate per la novena dell’altro Natale?”
(Elio Vittorini, Le città del mondo, 1969)
La Sicilia è naturalmente vocata ad essere immaginata come un presepio. Molti paesi della Sicilia anche topograficamente corrispondono ad una rappresentazione naturale del presepe. Chi si addentra nelle zone più interne o anche nella costa non può fare a meno di formarsi l’idea che la Sicilia è tutto un presepe.
Ci sono paesi e città della Sicilia qualsiasi sia la posizione geografica, digradanti verso il mare, o arroccati sullo sperone più inaccessibile, come Cefalù, Ibla, Montalbano Elicona, Gangi o Erice che sembrano come dei piccoli presepi.
La sensazione è più forte se si viaggia di notte, quando le luci sembrano piccoli fuochi, accesi lì apposta per il viandante. Come icastiche icone di un tempo passato e che magicamente si ripresentano ai nostri occhi, al viaggiatore che si addentra in uno di questi paesini non può non ricrearsi nel suo animo il senso di una devozione più antica.
Diversi e lontani da una Sicilia ricca e barocca questi paesi ci proiettano in un passato nel quale il divino e l’umano non hanno mai interrotto il loro dialogo.
Testo di Antonella Coco
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